Photographer's Note
San Giovanni Valdarno è un comune di 17.141 abitanti della provincia di Arezzo. Come indica il suo nome, si trova nella valle del fiume Arno. All'origine (1296) si chiamava Castel San Giovanni. Venne edificato per conto di Firenze sui progetti che Arnolfo di Cambio elaborava per realizzare gli avamposti del governo centrale, le "terre nuove fiorentine" (non vi è la certezza della diretta partecipazione dell'urbanista ai lavori). La struttura urbanistica del centro storico richiama l'organizzazione della città romana, con grande piazza centrale dalla quale partono i due assi principali perpendicolari tra loro, dai quali nascono le strade secondarie.
Tra la fine del XIII ed il XIV l'area del comune ancora oggi denominata Valdarno Superiore non era ancora inserita in modo stabile nell'ambito del contado di Firenze; a questo scopo il capoluogo fiorentino decise di consolidare il controllo dell'intera area dell'Arno attraverso un complesso sistema di presidi militari.
I centri abitati già esistenti vengono difesi con la creazione di cinte murarie come nella località di Montevarchi, mentre al tempo stesso vengono fondate tre nuove città, prontamente munite di difese murarie. La fondazione dei comuni di San Giovanni e Castelfranco risale infatti, secondo lo storico Giovanni Villani, al 1296, mentre una provvisione del 26 gennaio 1299 prevedeva la costruzione della terza città, Terranuova Bracciolini, che viene popolata soprattutto grazie alla vicina città di Castello San Giovanni. I coloni venivano incentivati attraverso notevoli sgravi fiscali, ma sebbene Firenze stessa si fosse accollata la parte economica di queste nuove costruzioni, a loro spettava sempre la manodopera manuale e l'edificazione delle nuove abitazioni.
I tre paesi dovevano essere prevalentemente agricoli, e come tale venne stabilito che nessun nobile potesse risiedervi stabilmente, ma potesse mantenervi dei possedimenti terrieri o edilizi.
Firenze lamentò in quest'epoca una certa lentezza nell'esecuzione di questi lavori di edificazione e fortificazione che esponeva l'intera area ad attacchi sempre più frequenti, soprattutto ad opera dei pisani e della vicina Arezzo. Già nel 1352, un rapporto locale indica che le mura risultano in pessime condizioni e come tale, tra il 1356 ed il 1363 la cinta muraria viene ristrutturata e rafforzata, portando a ventiquattro il numero delle torri difensive. Dopo la conquista di Arezzo, lo stato fiorentino deve ora scontrarsi con la politica espansionistica dei Visconti di Milano che mirano ad impadronirsi delle terre dell'Emilia e della Toscana. Questo fa si che il paese di San Giovanni mantenga la propria funzione di presidio militare di rilievo.
Dopo secoli di lotte interne, la Valle dell'Arno vive tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV secolo un periodo di relativa pace che consente al paese di San Giovanni Valdarno di svilupparsi internamente. A ques'epoca risale il Palazzo Pretorio che fino al 1401 fu sede del Podestà di San Giovanni e che invece, dagli inizi del XV secolo, accolse anche i Vicari del Valdarno Superiore. Questi vicari avevano una giurisdizione sui territori dei comuni di Greve, Pontassieve, Incisa, Figline, Cascia di Reggello, Castelfranco di Sopra, Terranuova, Montevarchi, Bucine, Laterina.
Nel 1431 diversi centri della Valle dell'Arno vengono colti impreparati per l'ennesima volta dai temuti attacchi dei Visconti, a cui ben presto, nel 1478, si sostituiscono quelli dell'esercito papale di Sisto IV che invadono la Valle dell'Arno e conquistano i paesi di San Giovanni e Montevarchi. Come se non bastasse, l'anno successivo a San Giovanni si sviluppò una grande epidemia di peste che sterminò i due terzi della popolazione cittadina. La cittadinanza, ripresasi dagli sconvolgimenti, eresse l'Oratorio della Madonna delle Grazie.
Nel XVI secolo ormai l'area compresa nel contado Fiorentino è ormai consolidata nei suoi possedimenti e gran parte dell'area di Arezzo è al sicuro. Questo fatto fa perdere ovviamente d'importanza tutti quei comuni che avevano svolto funzioni strategiche rilevanti nell'area e lungo tutto il corso del fiume Arno. Il paese di San Giovanni si ridimensiona anche sotto l'aspetto economico, in quanto la politica immobiliare portata avanti dalla borghesia fiorentina, fece passare in secondo piano il ruolo commerciale del centro. Da segnalare, per il periodo, è la ristrutturazione delle mura cittadine, seriamente danneggiate nei primi anni del XVI secolo da una delle frequenti e devastanti piene dell'Arno.
La rinascita (anche demografica) del paese si registrò invece a partire dal periodo di amministrazione austriaca. Le riforme del Granduca Pietro Leopoldo che tendevano a consentire una certa autonomia alle identità locali segnano, tra il 1772 e il 1774, la fine dei vicariati e delle podesterie dei paesi del corso dell'Arno. La politica del Granduca, fortemente favorevole all'agricoltura, promosse grandi opere di canalizzazione e bonifica delle terre della valle, il che permise un maggiore sfruttamento dell'area. A San Giovanni la ripresa è documentata dall'intensa opera di ristrutturazione e di ammodernamento di importanti palazzi del centro cittadino.
Sotto il governo napoleonico, San Giovanni Valdarno è compresa nel Dipartimento dell'Arno. Nel 1848, per decreto del granduca, vengono definitivamente soppressi i vicariati e le podesterie e il paese perde anche il controllo della frazione di Cavriglia, divenuta così comune autonomo, entrando nello stesso anno a far parte della provincia di Arezzo. Questo passaggio viene poi confermato nel 1862 dopo l'unità d'Italia e dopo l'annessione della Toscana ai domini piemontesi con il plebiscito del 1859. Il comune di San Giovanni Valdarno, però, da sempre fedele a Firenze e legato al capoluogo da profonda devozione storica, chiese inutilmente di essere reintegrato in quella provincia con una raccolta di 484 firme dei personaggi più in vista del paese.
San Giovanni Valdarno, già dalla fine dell'Ottocento, conosce un periodo di forte crescita e riqualificazione. Notevole è l'impegno sindacale e operaio dell'area, che si distingue anche in ambito fiorentino ed aretino per impegno sociale. La Seconda guerra mondiale, però, spezza l'illusione di benessere della cittadinanza danneggiando seriamente le principali strutture produttive agricole e industriali della città. Il dopoguerra, di conseguenza, è incentrato sulla ripresa economica del centro e da un consequenziale aumento demografico. Sul finire degli anni settanta iniziò anche il recupero del centro storico, fortemente degradato dagli eventi bellici e dalla scarsa manutenzione operata già dai primi del Novecento. Il fatto comportò uno studio completo per la riqualifica delle case più antiche.
Il Palazzo Pretorio, nella foto, noto soprattutto con il nome di Palazzo d'Arnolfo (dal nome di Arnolfo di Cambio), è un palazzo duecentesco che costituì per secoli il centro di potere del paese di San Giovanni Valdarno. L'impianto medievale, rimaneggiato già nel quattrocento, ha goduto recentemente di sapienti lavori di restauro che lo hanno riportato all'antico splendore.
Il piano terreno è costituito da un ampio porticato con quattro arcate sulle facciate e sei sui fianchi, sostenute da pilastri ottagonali ornati con gli stemmi della città dominante, Firenze (il cui emblema è appunto il giglio fiorentino) e del partito dei guelfi (un'aquila). Nell'atrio della struttura viene conservato l'originale del Marzocco, una statua posta su un alto piedistallo di pietra che personifica il dominio fiorentino sulla città: un leone seduto che regge con la zampa lo scudo gigliato. Alle pareti, di notevole interesse sono gli stemmi affrescati che rappresentano le famiglie di rilievo del paese.
Il primo piano presenta sulle facciate due loggiati su colonne e capitelli di stile rinascimentale. Una torre emerge dal centro della parete posteriore, con un doppio ordine di finestre ed è completata da una merlatura.
La facciata, forse la parte più rilevante dell'intero edificio, è contraddistinta da oltre duecentocinquanta blasoni, che rappresentano gli stemmi rimasti di tutti i vicariati della città, dal più antico del 1410 al più recente del 1772. Queste decorazioni sono realizzate in pietra o in ceramica e altri sono scolpiti nei pilastri dell'edificio, o ancora sono dipinti ad affresco.
Da Wikipedia
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kordinator
(8738) 2011-02-12 2:07
Hello dear Silvio
Amazing places composition.
Beautiful sculptures in the square.
And all this under the dramatic gray sky.
Beautiful architecture in the background.
The wonderful history of Italian cities, written in the accompanying text.
Excellent work.
Respect and have a nice weekend
Saša
csabagaba
(6638) 2011-02-12 2:28
Ciao Silvio!
You're very cute :-)
You're photographing a church, that we will believe that this is the point. Do not. The naked ladies ... Well the bottom :-)
Nice weekend.
Csaba
jemaflor
(135270) 2011-02-12 2:39
Hi Silvio,
Well framed with a good fg an interesting result with the wide angle, beautiful place well captured, a composition well balanced.
Kielia
(24077) 2011-02-12 3:07
Ciao Silvio,
the moody sky makes the image very attractive. You have chosen a very well working POV on this interesting place. Now I want to learn more about San Giovanni Valdarno! TFS!
Warm regards
Harriet
peppe59
(14555) 2011-02-12 3:42
Ciao Silvio,
che bella foto ! Tutta la tecnica della mano sapiente, in primo piano la statua per dare una fantastica profondità, molto interessante la piazza, breve e concisa la nota.
buon fine settimana e complimenti
peppe
sabermonajati
(11533) 2011-02-12 3:44
hi silvio
the statues are astonishing and captured very well.
regard
saber
snunney
(130967) 2011-02-12 3:50
Hello Silvio,
A fine composition of this lovely piazza and palace. The point of view is well chosen allowing the eyes to be guided across the frame from the foreground statue to the next one and onto the palace and its elegant bell tower. Pleasing soft light and colours; good sharpness.
Sergiom
(117241) 2011-02-12 5:02
Ciao Silvio,
Très belle composition verticale. La statue en premier plan guide le regard vers ce bâtiment aux drôles de couleurs et donne de la profondeur à l'image.
Bon samedi
Serge
SWEETFREEDOM
(24623) 2011-02-12 7:53
Ciao Silvio,
bellissimo p.o.v. mi piace il palazzo sullo sfondo e le statue in primo piano.
ciao
Alessandro
lakshmip1949
(19081) 2011-02-12 8:03
Hi Silvio,
Interesting church and the statues. Color and tone are good.
Lakshmi
Sonata11
(34119) 2011-02-12 8:24
Hello Silvio,
this is a very impressive an beautiful place. A very interesing monument of ladies and also, the historical building. Great photo with fanatastic colors, sharpness, clarity. All are well done. My congratulation and have a great weekend.
Barbara
siamesa
(28231) 2011-02-12 8:34
Boa tarde Silvio
An uncommon architecture of the building.
Very beautiful this statue of the naked woman. Excellent composition.
Abraços
maria
baddori
(20341) 2011-02-12 9:39
Silvio
Una accoppiata POV colori ...vincente .
La foto inoltre, arricchita dalla nota , offre altri scorci ec elementi primari in evidenza .
La curiosità viene stimolata ...
Una piccola - grande Firenze ...il vero patrimonio d'Italia piccoli centri grandi "giacimenti" culturali .
GF
ciakgiak
(30) 2011-02-12 13:48
Ciao Silvio,
le prime 50 righe le ho lette, ma poi... zzzzzzzzzzz!!! :-))
La facciata del palazzo è incredibilmente interessante, splendide queste sculture disseminate sulla piazza. complimenti e... speriamo bene per domani!
Un caro abbraccio
Giorgio
paololg
(31448) 2011-02-12 14:45
Bravo caro Silvio, mi piace come hai composto questa immagine, ha un qualcosa di metafisico alla Dè Chirico. Interessantissime le tue note in italiano che corredano bene questa bella fotografia. Complimenti!
Ciao, passa una buona domenica!
Paolo
Budapestman
(82620) 2011-02-12 15:14
Hi Silvio,
a superb photo of this place with spectacular composition and interesting details, Tfs! Have a nice weekend! Kellemes hétvégét kívánok!
György
lousat
(129839) 2011-02-12 15:55
Ciao Silvio,eccellente parte terrestre con ottimi dettagli,anche se un po' bluastra,il cielo e' davvero improponibile,c'e' meno rumore su un aereo al decollo.Buona Domenica,LUCIANO.
AKITA
(15125) 2011-02-12 16:32
dear Silvio,
this is quite like a wonderful open air museum,
splendid architecture and artwork statues are making splendid artistic space here,
even the live people look like set statues,
composition and colors are superb,
thank you for your excellent shot,
Akihisa
Cricri
(176) 2011-02-13 1:16
Ciao Silvio
Très belle composition, une place de grand art avec les statues et le batiment a l'architecture particulière, belle présentation
Beau dimanche ami
cricri
delpeoples
(60326) 2011-02-13 23:56
Ciao caro Silvio
Ottimo il taglio verticale ed il primo piano grande. I condizioni di luci erano difficili ma ancora l'esposizione e colori sono buonissimi. Complimenti e passa una bella giornata.
Un abbraccio
Lisa
mkamionka
(61046) 2011-02-14 8:45
Ciao Silvio,
very interesting place with great architecture well presented with this original foreground. The weather was obviously not the best and I see you have tried to improve it with the processing. Unfortunately you could not do much, I know the feeling as well I have quite often some exciting photos from great places but the sky is far from perfect.
Nice try though,
M
jaywalker
(16105) 2011-02-16 6:46
Hi Silvio, This is a nice offering with the statue in the foreground, that is very interesting architecture in the background with it's number of arches & columns, TFS, kind regards Wilson.
ikeharel
(105807) 2011-02-18 0:47
Boungiorno Silvio,
Very unique and not a regular piazza, the yellow building rich in details, not seen on many places.
Good depth on this special square, scalptures decorated.
Ciao
Ike
Photo Information
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Copyright: Silvio Sorcini (Silvio1953)
(205519)
- Genre: Luoghi
- Medium: Colore
- Date Taken: 2011-02-11
- Categories: Architettura
- Esposizione: f/11, 1/250 secondi
- More Photo Info: view
- Versione Foto: Versione Originale
- Date Submitted: 2011-02-12 1:56